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Innovazione e Tecnologia

Wi-fi libero in Italia

data pubblicazione: 30/09/2013

Con la legge di conversione N. 98/2013 del decreto "Fare" N. 69/2013, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 63 alla G.U. n. 194 del 20/08/2013, viene definita la nuova normativa per la fornitura di accesso ad Internet pubblico tramite wifi da parte di esercizi commerciali e circoli privati in aree di proprietà.

Tutte le novità sono inserite nell'Articolo 10 (Liberalizzazione dell'accesso alla rete internet tramite tecnologia WIFI e dell'allacciamento dei terminali di comunicazione alle interfacce della rete pubblica) che cita testualmente:

“L'offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite tecnologia WIFI non richiede l'identificazione personale degli utilizzatori. Quando l'offerta di accesso non costituisce l'attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l'articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni, e l'articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni.”

L'obbligo di richiedere i dati degli utenti per accedere al WiFi gratis introdotta dal decreto Pisanu per la sicurezza era, di fatto già decaduta con la scadenza di alcuni termini ma serviva una norma che per prima cosa esplicitasse questo principio. Adesso, quindi, un qualsiasi esercizio pubblico, ma anche una pubblica amministrazione può liberalmente mettere un hot spot, collegarlo alla rete e offrire il servizio, senza dover tracciare gli utenti, le loro connessioni, fornire un account con password, chiedere una qualche autorizzazione.

Analizzando l'attuale normativa dal punto di vista legale nonché tecnico, è importante riflettere su alcuni punti che rendono comunque consigliabile tenere traccia di chi utilizza un hot-spot WI-FI (autenticazione/identificazione degli utenti), oltre che di monitoraggio delle connessioni.

L'adozione di un sistema di identificazione può, infatti, servire per garantire la totale estraneità dell'esercente, nei confronti di indagini degli organi di polizia preposti, qualora qualche utente utilizzi la connessione per commettere reati.

L'adozione di un sistema di monitoraggio delle connessioni può consentire un controllo sull’utilizzo che viene fatto della connessione internet. Se per esempio un utente decide di stare 24 ore su 24 collegato a saturare tutta la banda disponibile della linea Internet il servizio offerto sarà pessimo se non totalmente inutilizzabile da parte di altri utenti.

Attraverso quindi un sistema di autenticazione si possono stabilire dei limiti temporali o di traffico per ciascun singolo utente e permette anche di avvisare o bloccare un determinato utente in caso di abuso.

In questo modo sia ha sicuramente un WiFi libero ma non totalmente aperto.

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ing. Francesco Finelli
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